Visitare le basiliche papali di Roma: storia e informazioni utili

La città di Roma vanta circa 900 chiese, costruite in vari periodi storici, che raccontano la storia della cristianità dalle origini fino ai giorni nostri, e la storia dell’arte in Italia e in Europa. Molte di queste chiese infatti custodiscono opere di inestimabile valore, realizzate da artisti che noi tutti conosciamo e che possiamo ammirare nella loro collocazione originale. Durante il mio ultimo viaggio a Roma ho voluto dedicare particolare attenzione proprio ad alcune di queste chiese, anche in virtù dei miei recenti studi, e vi posso assicurare che vederle sui libri e vederle di presenza è tutta un’altra cosa.
Ma parlare di tutte le chiese di Roma è un’impresa che sfiora l’impossibile, ed è per tale ragione che oggi vi parerò di una particolare tipologia di chiese di cui sicuramente avrete sentito parlare tante volte: le basiliche papali. Che cosa sono le basiliche papali? Che differenza c’è con le altre chiese? Quali e quante sono le basiliche papali a Roma?  In questo articolo troverai tutte le risposte a queste domande.

COSA TROVERAI IN QUESTO ARTICOLO

  1. Cosa sono le basiliche papali
  2. Le quattro basiliche papali a Roma
  3. La Basilica di San Pietro in Vaticano
    3.1  Storia della costruzione
    3.2  Opere e artisti
    3.3  Informazioni sulla visita
  4. La Basilica di San Giovanni in Laterano
    4.1  Storia della costruzione
    4.3  Informazioni sulla visita
  5. La Basilica di San Pietro in Vaticano
    5.1  Storia della costruzione
    5.2  Opere e artisti
    5.3  Informazioni sulla visita
  6. La Basilica di San Pietro in Vaticano
    6.1  Storia della costruzione
    6.2  Opere e artisti
    6.3  Informazioni sulla visita

Che cosa sono le basiliche papali


Con il termine basiliche papali si intendono alcune basiliche che godono di speciali privilegi e che sono protagoniste nelle grandi manifestazioni religiose. Tutte le basiliche papali sono dotate dalla presenza dell’altare papale: si tratta di un particolare altare, spesso arricchito da un sontuoso baldacchino, dove solo il papa (o un suo delegato) può celebrare il rito dell’eucarestia.  Occorre inoltre fare una distinzione tra basiliche papali maggiori e basiliche papali minori.
Le basiliche papali maggiori, oltre all’altare papale, sono caratterizzate dalla presenza della porta santa che viene aperta solo in occasione del giubileo. Passare attraverso la porta santa, dopo essersi confessati e sinceramente pentiti dei propri peccati, permette di ottenere l’indulgenza plenaria. Le basiliche papali  maggiori sono 4 e si trovano tutte a Roma.
Le basiliche papali minori invece sono caratterizzate solo dalla presenza dell’altare papale e manca la porta santa. Sono in tutto 2 e si trovano fuori Roma, e più precisamente ad Assisi.

Le quattro basiliche papali a Roma


A Roma ci sono ben quattro basiliche papali maggiori:

  • Basilica di San Pietro
  • Basilica di San Giovanni in Laterano
  • Basilica di Santa Maria Maggiore
  • Basilica di San Paolo Fuori Le Mura

Si tratta di chiese a 5 navate, quindi molto grandi, realizzate in vari periodi,  all’interno delle quali si rimane profondamente ammaliati dalla bellezza, dalla maestosità e dalle emozioni che queste opere riescono a suscitare. Si trovano tutte lontane dal centro storico ma facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici. Io ho avuto modo di visitarle tutte e quattro, anche se in periodi diversi, e vi posso assicurare che sono tutte talmente splendide che risulta difficile sceglierne una come preferita.

La Basilica di San Pietro in Vaticano


La Basilica di San Pietro in Vaticano è uno dei simboli di Roma, meta prediletta non soltanto di fedeli ma anche di milioni di turisti che accedono al soglio pontificio per ammirare le numerose opere presenti all’interno di questa meraviglia dell’arte. Io stessa, pur essendo stata a Roma diverse volte, non riesco a resistere alla tentazione di tornarci. E’ stata costruita sopra la tomba dell’apostolo Pietro,  il primo papa, ed è il simbolo della cristianità nel mondo oltre che sede dello stesso pontefice.

Storia della costruzione della Basilica di San Pietro

La basilica che noi oggi vediamo è stata costruita a partire dal 1506 per volontà di papa Giulio II, in piena età rinascimentale, per sostituire la precedente basilica costantiniana che si trovava esattamente nello stesso luogo. Ci vollero più di 100 anni per terminare i lavori di questa chiesa dalle proporzioni enormi e alla quale hanno lavorato i più grandi artisti di tutti i tempi, come Bramante, Michelangelo, Raffaello, Bernini e molti altri. Il denaro per realizzare tale opera è stato in buona parte ricavato dalla vendita delle indulgenze, che di fatto è stata la causa scatenante che ha portato alla riforma protestante di Lutero. Fa un po’ riflettere il fatto che la Chiesa, nel suo tentativo di mostrare la sua grandezza, abbia  causato la sua stessa scissione!

Opere e artisti

Innumerevoli, come vi avevo preannunciato, sono gli artisti che qui hanno lavorato realizzando dei capolavori senza tempo. Su tutte spicca la Pietà di Michelangelo, realizzata quando l’artista era poco più che ventenne, che si trova sulla destra subito dopo l’ingresso. Colpisce per la precisione dei dettagli e per l’espressione della Madonna che ci mostra un dolore contenuto ma allo stesso tempo emozionante.
Baldacchino BerniniSignificativa, per il valore artistico e spirituale, è la zona dell’altare. Questo è stato realizzato sopra la tomba di San Pietro ed è sormontato dal baldacchino realizzato da Gian Lorenzo Bernini. Sopra invece si trova la cupola progettata e in gran parte realizzata da Michelangelo.
Bernini lo ritroviamo anche nel colonnato esterno, che racchiude tutta la piazza e che simula il grande abbraccio della Chiesa verso tutti i fedeli.

Informazioni sulla visita

INGRESSO: L’ingresso alla Basilica di San Pietro è gratuito. Vi segnalo però che prima di entrare occorre superare dei controlli, simili a quelli che vengono effettuati in aeroporto, per evitare che vengano introdotti oggetti pericolosi all’interno. Inoltre la fila per entrare è spesso piuttosto lunga, quindi è sempre meglio essere preparati per ripararsi dalla pioggia o dal sole. A pagamento invece è la visita della cupola, della tomba di S. Pietro e della necropoli.
COME ARRIVARE: per arrivare alla Basilica di San Pietro occorre prendere la LINE A della metro e scendere alla stazione di Ottaviano-San Pietro. Da qui vi basterà camminare 10 minuti per arrivare davanti la basilica.

Basilica di san Giovanni in Laterano


San Giovanni in Laterano

La Basilica di San Giovanni in Laterano è la chiesa più antica di Roma, nonché cattedrale della capitale d’Italia. Per me è stata una vera rivelazione: non mi aspettavo infatti, dopo avere visto la Basilica di San Pietro, di trovare un altro edificio sacro in grado di competere per grandezza e bellezza.  L’anno in cui ho visitato questa basilica era anche aperta la porta santa e dopo averla attraversata mi sono ritrovata dentro questo ambiente così ampio e ricco, luminoso e oscuro allo stesso tempo.

Storia della costruzione della Basilica di San Giovanni Laterano

Baldacchino San Giovanni in LateranoNel 313 l’imperatore Costantino, con l’editto di Miano, concede ai cristiani libertà di culto e una volta tornato a Roma dona alla Chiesa i terreni sopra i quali realizzare un edificio adatto allo svolgimento delle proprie funzioni. Nasce così la prima chiesa di Roma, che era di proporzioni enormi, semplice all’estero ma ricca all’interno, a simboleggiare l’importanza non dell’aspetto esteriore che è effimero, ma di quello interiore che è immortale come l’anima.
Quella che noi oggi vediamo è una versione un po’ diversa dall’originale basilica costantiniana, ma a differenza della Basilica di San Pietro, che è stata ricostruita, qui si è mantenuto l’assetto iniziale e sono state apportate delle sostanziali modifiche. Il più significativo è quello del 1650 ad opera di Francesco Borromini che reinventò lo spazio senza per questo snaturarlo. Preservò il pavimento a mosaico tipico delle chiese romane (e non solo) e il soffitto ligneo, mentre riorganizzò lo spazio interno con sapiente utilizzo delle finestre e delle luci.

Informazioni sulla visita

INGRESSO: L’ingresso alla Basilica di San Giovanni in Laterano è gratuito. Difficilmente troverete la stessa calca all’ingresso di San Pietro, anche se quando sono andata io, pur essendo arrivata intorno alle 10.00, c’era già un po’ di gente all’interno.
COME ARRIVARE: per arrivare alla Basilica di San Giovanni in Laterano occorre prendere la LINE A della metro e scendere alla stazione di San Giovanni che dista solo 3 fermate dalla Stazione Termini. Da qui vi basterà camminare 5 minuti per arrivare davanti la basilica.

Basilica di Santa Maria Maggiore


La Basilica di Santa Maria Maggiore era una delle mete che mi ero prefissata di vedere assolutamente durante il mio ultimo viaggio a Roma. Dopo averla studiata e averne apprezzato le immagini sui libri, desideravo tanto potere godere anche di una visione dal vivo, e vi posso garantire che nonostante sapessi già  cosa aspettarmi, è stata una sorpresa continua.  Fra tutte le basiliche papali, Santa Maria Maggiore è l’unica ad avere conservato il suo assetto originario ed è quindi una preziosissima testimonianza di chiesa paleocristiana. E’ la prima chiesa dedicata alla Madonna, costruita infatti poco dopo il Concilio di Efeso che aveva dichiarato Maria Madre di Dio.

Storia della costruzione della Basilica di Santa Maria Maggiore

Si narra che la notte tra il 4 e 5 agosto del 352 la Madonna apparve in sogno contemporaneamente a papa Liborio e al patrizio Giovanni, chiedendo loro di edificare una chiesa in un luogo che avrebbero riconosciuto subito grazie ad un evento miracoloso. Il mattino dopo il colle dell’Esquilino si risvegliò interamente ricoperto da un insolito strato di neve bianca e qui il papa tracciò il perimetro della nuova chiesa che fu poi realizzata con il denaro di Giovanni. La chiesa è stata poi ampiamente ristrutturata a partire dal 432 da papa Sisto III e dedicata alla Madonna.

Opere e artisti

Una delle cose che più mi hanno colpita entrando nella basilica è il soffitto ligneo realizzato nel ‘400 da Giuliano e Antonio Sangallo e dorato con il primo oro proveniente dalle appena scoperte Americhe, donato da Isabella e Ferdinando di Spagna al papa Alessandro VI. Sembra un’immenso ed elegante tappeto adagiato sul soffitto.
E che dire dei mosaici che ricoprono buona parte delle superfici? Lungo la navata centrale sono raffigurati 42 episodi dell’Antico Testamento; nell’arco trionfale troviamo scene dell’infanzia di Gesù; nell’abside invece è rappresentata l’incoronazione della Vergine realizzata da Jacopo Torriti. Ero talmente estasiata che mi sono seduta su una panca ad ammirare in religiosa contemplazione questa meraviglia.

Informazioni sulla visita

INGRESSO: L’ingresso alla Basilica di Santa Maria Maggiore è gratuito.
COME ARRIVARE: la Basilica di Santa Maria Maggiore si trova a circa 550 metri dalla stazione Termini.

Basilica di San Paolo Fuori le mura


L’ultima basilica visitata nel mio tour delle basiliche papali è stata San Paolo Fuori le mura, che si trova a 2 km fuori dalle mura aureliane. Anche questa è stata per me una rivelazione, non mi aspettavo una maestosità del genere, soprattutto in una zona abbastanza distante dal centro e dal caos che solitamente anima quelle strade. E’ vero anche che sono arrivata di mattina presto, ed ho potuto ammirare una chiesa che era quasi deserta, appropriandomi di tutti gli spazi.

Storia della costruzione

Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una basilica voluta da Costantino poco dopo l’editto di Milano. Come avvenuto per la Basilica di San Pietro, la basilica di San Paolo è stata costruita sopra la tomba dell’apostolo Paolo, che era stato martirizzato durante l’impero di Nerone dopo l’incendio di Roma. La prima chiesa risultò troppo piccola per accogliere i numerosissimi fedeli che si recavano qui in pellegrinaggio  e così nel 385 fu riedificata assumendo proporzioni simili a quelle della Basilica di San Pietro.
Nel corso del tempo si è arricchita di numerose opere ma nel 1823 un grave incendio ne danneggiò buona parte. E’ stata ricostruita in modo identico per volontà di papa Leone XIII, utilizzando i materiali che si erano salvati dall’incendio.

Opere e autori

Uno degli elementi che ho più apprezzato in questa chiesa è la presenza del quadriportico esterno che precede l’ingresso nella basilica. Si tratta di uno spazio che veniva realizzato in età paleocristiana e che serviva ad accogliere tutti coloro che non erano stati ancora battezzati e che quindi non potevano entrare in chiesa. Da qui si può ammirare il mosaico posto in alto sulla facciata e la grande statua di San Paolo posta al centro.
L’interno, che ricorda quello di Santa Maria Maggiore, è immenso, spazioso, arioso, e spiccano alcuni elementi, come il prezioso ciborio realizzato da Arnolfo di Cambio (il baldacchino sopra l’altare), miracolosamente scampato all’incendio; il grande mosaico sopra l’abside realizzato da maestri veneziani; e il cosiddetto arco di Galla Placidia.

Informazioni sulla visita

INGRESSO: L’ingresso alla Basilica di San Paolo fuori le mura è gratuito.
COME ARRIVARE: la Basilica di San Paolo fuori le mura si trova a pochi metri di distanza dalla stazione San Paolo della METRO B.

Informazioni su Giusy 104 Articoli
Nata e cresciuta a Palermo, appassionata di viaggi, fotografia, arte, cucina, natura e molto altro ancora. Sogno di scrivere un libro sulla mia città.

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