Cosa vedere a Parigi: i luoghi imperdibili della capitale francese

Tour Eiffel

Che città strana che è Parigi! Una città talmente ricca di suggestioni che riesci ad immaginarla e a viverla anche se non ci sei mai stato. Una città ricca di storia, di arte, di atmosfere magiche ma anche di forti contraddizioni. Una città che ama specchiarsi su se stessa, che ama ostentare la sua bellezza, perché sa di essere bella, sa di essere elegante, sa di essere amata, sa di essere desiderata. Una città cartolina che sa offrire ai suoi turisti davvero il meglio, ma che forse meriterebbe di essere più vissuta che visitata.

In questa piccola guida vi voglio parlare dei luoghi più belli ed imperdibili di questa città, quelli che mi hanno colpita di più. Ma voglio darvi anche un consiglio: non limitatevi a guardarla ma cercate di respirare la sua atmosfera. Cambierà di molto il vostro giudizio finale.

Tour Eiffel


La Tour Eiffel après la pluie (2)
Quando ho visitato Parigi una delle prime cose che ho voluto vedere è stata la Tour Eiffel. In effetti questa gigantesca torre di ferro, alta 320m., tanto amata dai turisti e tanto poco apprezzata dai parigini, è il simbolo della capitale francese, se non addirittura di tutta la Francia. La si vede da ogni angolo della città e ti sembra sempre così vicina e così facile da raggiungere che finisci per perdere il senso dell’orientamento.

E pensare che quando fu costruita, nel lontano 1889, in occasione del centesimo anniversario della Rivoluzione Francese, fece tanto scalpore. I parigini la odiavano, non riuscivano ad accettare questo monumento così moderno, così diverso dal contesto circostante. Doveva rimanere in piedi soltanto 20 anni eppure ancora oggi è lì che svetta e che attira molti turisti. Sapete perché? Il motivo vi sorprenderà: era un’ottima antenna radio. Vinse il pragmatismo, si finì per accettarla, eppure oggi è impossibile immaginare Parigi senza la sua Tour Eiffel.

Reggia di Versailles


Versailles palace and Zeus Statue
Costruita tra il XVII e il XVIII secolo da Luigi XIV, la Reggia di Versailles è probabilmente il palazzo reale più famoso al mondo, quello che vanta i maggiori tentativi di imitazione (tra tutti ricordiamo il Castello di Herrenchiemsee in Baviera, fatto costruire da Ludwing II che era innamorato del re Sole).  Famoso sia per la maestosità e la ricchezza delle sue stanze, sia per il suo bellissimo ed immenso giardino curato in ogni angolo.

Un lusso che non ha eguali e che oggi ammiriamo con stupore, ma che nel 1789 scatenò l’ira dei parigini, ridotti alla fame a causa delle continue tasse da pagare che servivano per arricchire il palazzo.  Visitare Versailles ed i suoi giardini richiede molto impegno. Armatevi quindi di buone scarpe, bevande energizzanti ed una bella fotocamera. E non tralasciate il Petit Trianon che si trova dalla parte opposta della reggia e che vi stupirà per la sua ambientazione così bucolica.

Museo del Louvre


Louvre Reflections
E se Versailles è la reggia più famosa al mondo, il Louvre è il museo più conosciuto e più visitato del nostro pianeta. Una collezione ricchissima che vanta 460.000 opere di straordinario valore, tra cui la Venere di Milo, Amore e Psiche di Antonio Canova, le Nozze di Cana di Veronese ed ovviamente la Gioconda di Leonardo da Vinci. Ci vogliono almeno 3 giorni pieni per visitarlo tutto e poiché credo siano in pochi a potere disporre di tale tempo, è meglio scegliere cosa vedere prima di entrare, in modo da apprezzare con calma le opere che più ci interessano.

Il palazzo del Louvre nasce come fortezza ed è diventato museo nel 1793. Nel 1989 è stata realizzata la piramide di vetro che si trova all’ingresso e che è stata accolta da tante critiche. Bisogna proprio dire che i parigini non amano molto i cambiamenti, ed è strano dirlo di un popolo che è stato artefice della più grande rivoluzione dell’era moderna.

Notre Dame de Paris


Notre Dame
Non potete dire di avere visitato Parigi se non avete visitato la sua cattedrale, Notre Dame de Paris. Questa chiesa in stile gotico si trova nell’Ile de la Cité, nel cuore di Parigi, e di affaccia sulla Senna. Realizzata tra il 1163 e il 1344 nel corso dei secoli ha subito diverse modifiche anche in seguito a danni riportati ad opera degli Ugonotti, dei rivoluzionari e della seconda guerra mondiale. La cattedrale è divenuta leggenda anche grazie al personaggio del gobbo di Notre Dame raccontato da Victor Hugo. Famosissimi gli espressivi gargoyle ed il rosone della facciata che illustra le scene del Nuovo Testamento.

Montmartre


Montmartre
Nel 1800 la collina Montmartre era considerato il quartiere irriverente della città, simbolo di una Parigi bohémien. Qui infatti si ritrovavano sia artisti come Van Gogh, Picasso,  Modigliani, Renoir, Toulouse-Lautrec, Bruant, Francis Carco, Mac Orlan e molti altri in cerca di fortuna e di ispirazione, sia borghesi attratti dal Mouline Rouge. Oggi il quartiere ha decisamente cambiato i suoi connotati, è diventato un luogo turistico e gli unici artisti che lo frequentano sono ritrattisti, caricaturisti ed artisti di strada. Eppure il fascino di un tempo lo si respira ancora nei tanti bar, caffé e locali che ci ricordano la Parigi di un tempo.

In cima alla collina si trova la bellissima e bianchissima Chiesa del Sacro Cuore, costruita con una roccia calcarea che respinge lo smog.

Museo D’Orsay


Museo d'Orsay
Se il museo del Louvre è il più famoso ed il più visitato al mondo, il Museo D’Orsay è quello che mi è piaciuto di più. Costruito all’interno della vecchia stazione d’Orsay, sulle rive della Senna, offre una vasta collezione di opere e capolavori di Van Gogh, Renoir, Gauguin, Monet, e molti altri.

Quartiere Latino


Quartiere latino Parigi

Il Quartiere Latino di Parigi è il quartiere universitario che sorge attorno all’Università della Sorbona. È così chiamato perché un tempo l’istruzione avveniva solo in latino. Oggi è una delle zone più frequentate, ricche di negozi e locali, dove è bello passeggiare, comprare souvenir e mangiare una crepe.

Informazioni su Giusy 103 Articoli
Nata e cresciuta a Palermo, appassionata di viaggi, fotografia, arte, cucina, natura e molto altro ancora. Sogno di scrivere un libro sulla mia città.

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